Fosso Cantalupo
A quote inferiori ai 1000 m i rotondi versanti del lato occidentale dei Monti Sabini sono ricoperti da una macchia
mediterranea rigogliosa, capace di occupare in poco tempo tutto lo spazio disponibile. I millenari sentieri e le
mulattiere tracciate dai pastori e dai boscaioli subiscono il continuo attacco della vegetazione, e rimangono aperti
solo se chi li percorre provvede al taglio degli arbusti che crescono ai bordi. I sentieri che non vengono più
praticati scompaiono nel giro di pochi anni, cancellati dalla fitta e impraticabile macchia mediterranea.
In una di queste zone di difficile accesso, nella porzione nord-occidentale della catena del Monti Sabini, si apre la bella gola del Fosso Cantalupo. Essa incide terreni rocciosi differenti, offrendo al torrentista che la percorre una grande varietà di forme e di colori. Il tutto immerso in un ambiente mediterraneo che si sta lentamente dimenticando dell'Uomo e delle sue attività.
  RicordiMi sa che è tutta colpa del "bilanciamento del bianco" ...
È la terza volta che mi capita questo, e finalmente ci rifletto quanto basta per capire cosa è successo. Il colore rosa della roccia del tratto centrale del Fosso Cantalupo è stato erroneamente interpretato dal processore come una dominante dovuta alla luce, ed è stato eliminato. Nella fotografia le rocce appaiono biancastre, vagamente rosee: nella realtà esse sono invece di un bellissimo colore rosa. La prossima volta proverò a disinserire la correzione cromatica attraverso il settaggio manuale del "bilanciamento del
bianco". Vediamo se va meglio.
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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