Fossaceca
Sulla bastionata settentrionale del gruppo del Gran Sasso, che si sviluppa dal paretone del Corno Grande fino alla grande parete del Monte Camicia, troviamo un'alta concentrazione di percorsi torrentistici, per lo più lunghi e impegnativi. D'altronde siamo sul gruppo montuoso più alto e imponente dell'Appennino, una bastionata che svetta ripida e rocciosa 2000 m sopra i terreni circostanti, fermando i gelidi venti balcanici e catturando grandi quantità di neve, che alimentano copiose sorgenti perenni e danno vita a numerosi corsi d'acqua. Siamo insomma in un ambiente con caratteristiche eccezionali. Tra i fiumi che si originano dalla bastionata del Gran Sasso troviamo il Ruzzo, che nasce nel settore compreso tra il Monte Brancastello e il Monte Prena. Le sue numerose e copiose sorgenti sono state captate negli anni '30 con la realizzazione dell'arditissimo Acquedotto del Ruzzo. Ma oltre alle sorgenti l'acquedotto cattura le acque che scorrono nelle forre dei torrenti verticali che costituiscono la parte alta del Ruzzo. Di queste forre la più imponente è nota come Fossaceca. Dagli anni '90 la Fossaceca è meta di discese torrentistiche, divenendo il canyon più frequentato del Gran Sasso. A dispetto delle captazioni la forra possiede scorrimento idrico perenne (forse la parte inferiore della Fossaceca non sarebbe percorribile se non ci fossero le captazioni, perché la portata sarebbe eccessiva!). L'itinerario di avvicinamento non è particolarmente lungo o faticoso, e inoltre uno dei sentieri di accesso alle captazioni offre una comoda via d'uscita che consente di interrompere a metà la discesa (in effetti gran parte dei frequentatori della Fossaceca si limitano a percorrere la parte alta, uscendo dal sentiero di servizio dell'acquedotto). Le cascate della Fossaceca, poi, non sono molto alte, e nonostante siano inforrate offrono spesso una magnifica vista panoramica sulle colline abruzzesi. La Fossaceca è dunque un itinerario dalle caratteristiche molto particolari, che a ragione è divenuto una classica del torrentismo in Italia Centrale.
  RicordiQuando il torrentismo in Italia Centrale iniziò a diffondersi (nella seconda metà degli anni '90) quelli che ambivano ad essere o a sentirsi "forti"
scendevano le allora poco conosciute gole del Gran Sasso e poi raccontavano ... Raccontavano, tra l'altro, della temibile Fossaceca, dove
"l'acqua ti cade tutta sulla testa" (!!), una gola "di notevole impegno, riservata a squadre tecnicamente preparate",
sottintendendo che fosse nettamente più difficile delle gole che io, Michele, ero solito esplorare.
Nel frattempo, però, anche "l'estremo" si spostava altrove: non era più di casa a Fossaceca! "L'estremo" si sposta
per sua natura, ha bisogno di andare in un luogo che è stato visto da pochi, perché se ci vanno tutti che "estremo" è?
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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