Fosso di Iaccio Porcelli
Ai confini tra il Lazio e l'Abruzzo il massiccio dei Monti della Laga costituisce una interessante
particolarità geologica. È composto da potenti bancate di pietra arenaria, poggiate su strati di marne.
Gli strati sono immersi a est, per cui il versante laziale risulta più ripido e roccioso di quello abruzzese.
Le vette superano abbondantemente i 2000 metri. La posizione a est del massiccio, unita all'altezza delle cime, garantisce
un clima invernale rigido e caratterizzato da abbondanti nevicate.
I Monti della Laga sono ricchi d'acqua, sia perché le precipitazioni sono abbondanti, sia per la natura impermeabile
dell'arenaria. Così il paesaggio della Laga è caratterizzato da un gran numero
di ruscelli che precipitano verso valle formando spettacolari cascate. D'inverno queste sono terreno di gioco per gli
ice-climbers. D'estate nelle valli più aspre è possibile effettuare discese torrentistiche interessanti, particolari e
impegnative in ragione dei dislivelli, della lunghezza degli itinerari di accesso, della presenza di nevai fino all'inizio
dell'estate, della bassa temperatura dovuta alla quota.
Osservando il versante occidentale del massiccio della Laga non si mancherà di notare a sinistra (nord) l'elegante alta piramide del Pizzo di Sevo, e poco più a destra la tozza, rocciosa e imponente Cima Lepri. Sono due delle più belle e caratteristiche cime della Laga! Il valico che le separa si chiama Vado di Annibale, perché l'affascinante sentiero che vi ci porta percorre una cengia che è una sorta di larga strada naturale, che sembra tracciata per animali grandi e mitici come gli elefanti che accompagnavano Annibale nella sua campagna militare in Italia. Ad ovest del Vado si originano alcuni torrenti che scendono ripidi verso la valle del Tronto, percorrendo le placche di arenaria con le tipiche cascate di alta quota della Laga. Tra questi c'è il Fosso di Iaccio Porcelli. La sua discesa è un'escursione di media lunghezza e difficoltà, più semplice, meno spettacolare e impegnativa del vicinissimo Fosso di Iaccio Piano.
  RicordiL'autunno da queste parti dovrebbe essere la stagione più piovosa dell'anno, ma non è sempre così. Gli ultimi autunni
sono stati poveri di precipitazioni, così asciutti che perfino i torrenti della Laga si sono ridotti a un filo d'acqua.
Il giorno in cui andammo a Iaccio Porcelli soffiava la tramontana. Il cielo era blu intenso, il sole abbagliava, ma il
terreno era gelato e il vento soffiava forte. Avevamo programmato di iniziare la discesa molto in alto, dalla
Via Ranna: avremmo trovato acqua o ghiaccio sulle cascate?
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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