Riu Meriagu Mannu
Nelle rocce granitiche del Sarrabus meridionale si trovano le placide cascate e le vasche del Riu Meriagu Mannu,
immerse in un ambiente aperto, fortemente mediterraneo e indubitabilmente sardo.
Il punto più caratteristico della gola è la bellissima cascata da 37 m, che si svolge lungo una maestosa placca arrotondata,
in uno scenario di rara suggestione.
Nome |
Riu Meriagu Mannu
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Regione |
Sardegna, Sarrabus
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Centro urbano più vicino |
Geremeas (Quartu S. Elena)
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Quota ingresso alveo |
500 m
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Quota uscita alveo |
340 m
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Sviluppo |
1300 m
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Verticale massima |
37 m
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Roccia |
Granito, basalto
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Difficoltà | 3 (tarda primavera)
| Navetta |
No
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Esplorazione |
Michele Angileri, Andrea Pucci, Carlo Scappaticci; 1 maggio 2008
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  Cliccate qui per acquistare un codice di accesso Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola Ricordi
I torrenti della Sardegna scorrono su terreni rocciosi che vanno dal calcare, al granito, alle rocce metamorfiche, ...
rocce diverse che disegnano paesaggi diversi, forme peculiari. Esiste però
un forte elemento comune a tutti i torrenti sardi, che rende il paesaggio tipicamente sardo a prescindere dalle
forme e dai colori: gli oleandri.
In Sardegna gli oleandri sono più grandi di quelli comuni nella parte meridionale della Penisola Italiana. Qui sono
spesso alti
più di 5 metri. Nelle anse dei torrenti gli oleandri formano delle piccole foreste fitte che sbarrano il cammino,
e per passare occorre inventarsi un percorso e sfoderare un minimo di abilità da contorsionista.
Non ha importanza quanto piccolo o grande sia il torrente: gli oleandri ci sono e crescono pieni di
salute, bellissimi specie a tarda primavera, indifferenti alle piene invernali ... Soltanto un'alluvione,
di quelle che accadono ogni 30 anni o più, ha la forza di spezzarli e strapparli alle radici. Ma anche in questi casi
dopo un paio d'anni
rieccoli lí a riappropriarsi del torrente, ad essere di nuovo croce per il corpo del torrentista e delizia per gli occhi.
Talvolta però in mezzo agli oleandri trovano spazio il rovo, lo smilace e gli altri arbusti spinosi della macchia
mediterranea. Quando ci si trova davanti un insieme vegetale con queste fattezze sembra di sentire un coro di voci che dice
in romanesco: andó vai? dove vorresti andare? di qui non si passa, non pensarci nemmeno.
Al Meriagu Mannu questo coro l'abbiamo sentito forte e chiaro, ma non avendo studiato a fondo il terreno
non avevamo idea di quale fosse la strada migliore per tornare alla macchina una volta terminata la gola.
La macchia sembrava fitta e impraticabile in ogni direzione, e la scelta meno problematica sembrava proprio quella di
seguire il torrente ancora per 700 metri. Così ignorammo oleandri, rovi, smilace e compagnia bella e proseguimmo aprendoci
la strada a mani nude ...
Fu veramente faticoso e doloroso ...
Una volta usciti le cose divennero più chiare, e ci apparve una via d'uscita migliore, forse perfino comoda.
Un po' tardi per noi, ma forse utile per chi vorrà ripetere la discesa delle cascate del Riu Meriagu Mannu
Le foto sono di Michele Angileri e
Andrea Pucci
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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