Fosso Raimucci
Tra le colline di Arpino si nasconde questo bel percorso torrentistico, decisamente inatteso e particolare. Tratti incassati, brevi forre, cascate, pozze ma anche giungle di rovi, caos di massi e tratti di marcia, in un luogo dalle caratteristiche non proprio conformi all'idea comune di "gola" o di "forra". È un Fosso, ma è un bel Fosso.
  RicordiAnni fa fui contattato da un tizio di Arpino, un appassionato di Natura e di avventura che stava realizzando una carta
escursionistica e un guida delle colline di Arpino e delle Gole del Melfa per conto della locale Comunità Montana.
Navigando sul web il tipo si era imbattuto nel mio sito, ed era rimasto colpito dalle foto che ritraevano i torrenti della
sua zona, ( Santopadre,
Contieri,
Valle,
Morrone).
L'esistenza di tali scenari a due passi da casa (letteralmente) gli destava stupore. Da ragazzo gli era capitato di
recarsi con gli amici a fare il bagno nelle pozze dei torrenti della zona, e dunque anche al Fosso di Santopadre.
Inoltre la realizzazione della cartina escursionistica lo aveva portato sugli antichi sentieri che attraversano
la forra di Santopadre, nei pressi di cascate e laghetti. Ciononostante le foto del mio sito gli svelavano qualcosa
di nuovo, un modo diverso e inatteso di percorrere quei paesaggi.
Passano gli anni, si succedono esperienze di torrentismo (in buona parte assieme a me e Andrea). Un giorno Carlo si
ricorda di un altro torrente dove era andato da ragazzo a fare il bagno, un torrente molto vicino al suo paese ...
Chissà se anche quello ha caratteristiche simili a Santopadre.
Ciò che trova lo lascia a bocca aperta: il torrente è pieno di cascate e pozze, forse più che a Santopadre! Non ci sono tratti inforrati, e Carlo può così aggirare i tratti con le pozze più profonde arrampicandosi sui fianchi della valle e ridiscendendo al greto più avanti. A un certo punto la pendenza si addolcisce e il greto si riempie di rovi. Carlo abbandona la discesa e raggiunge una strada che lo riporta alla macchina. Molto più a valle c'è un'altra cascata (anzi due), ma non si capisce come armarla: si tratta infatti di un ampio gradino orizzontale privo di ancoraggi naturali. La sera Carlo mi telefona: sapessi che ho trovato! Ti mando un po' di foto. Lì dobbiamo tornarci assieme: la
cascata più alta non sono riuscito a scenderla, e inoltre ho aggirato alcune cascate che avevano alla base delle pozze
profonde.
A mio giudizio il Fosso Raimucci è una splendida scoperta, assolutamente inattesa, che getta una nuova luce sui
possibili percorsi torrentistici ancora sconosciuti nel Lazio. Complimenti a Carlo!
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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