canyon exploring with Michele Angileri

Fosso di Saletta

Tra i torrenti che scendono alla sinistra orografica del Salto nella zona dei Balzi, il Fosso di Saletta è quello col bacino di alimentazione più piccolo e per questa ragione rimane in secca per la gran parte dell'anno. Nei periodi più piovosi, però, lo scorrimento idrico riprende ed è dunque possibile godere una divertente discesa poco inforrata ma impreziosita da alcune graziose cascate, tra le quali spicca una c60 di rara bellezza.

Ricordi

L'esplorazione del Fosso di Saletta fu condotta in due momenti diversi, lontani nel tempo ma anche nel modo, nelle tecniche, nell'approccio.
La parte bassa fu esplorata per prima. Era un inverno secco, con temperature nettamente sottozero. Non c'era scorrimento idrico e un paio di cascate erano ricoperte da un velo di ghiaccio vetrato. Usavo ancora le corde "tradizionali" (speleo-alpinistiche in nylon) e attrezzai il saltone in due tiri con un armo esposto e una sosta in parete.

Molti anni dopo volli ripetere la discesa in condizioni di scorrimento idrico, partendo da più in alto. Con l'acqua il Fosso aveva ben altro fascino, e inoltre scoprimmo che anche la parte alta del Fosso era interessante. La discesa fu condotta con le corde ultrasottili, e il maestoso saltone fu disceso in tiro unico, armando su un albero in posizione arretrata.

Eh si: avevo decisamente sottovalutato il Fosso di Saletta in tutti questi anni.

Foto e video by Michele Angileri e Andrea Pucci

Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.

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