Fosso di San Simeone
Vicino la città di Terni, nella parte più settentrionale della catena dei Monti Sabini, troviamo il Fosso di San Simeone. Non ha nome su IGM, e lo chiamo così per via dell'antico convento di San Simeone, edificato sul versante destro della valle. La gola di San Simeone, normalmente priva di scorrimento idrico, presenta numerose cascate e tratti inforrati. La valle è avvolta da leccete e macchia mediterranea, in un paesaggio tipicamente sabino.
  RicordiI vecchi cordini e gli spit arrugginiti testimoniavano senza ombra di dubbio che la gola era stata già percorsa in passato, più di una volta. Diversamente però da quanto accaduto per altre gole della zona (quantunque più brevi, più facili e meno interessanti) la notizia di questo itinerario non si era diffusa: era rimasta nota soltanto alla ristretta cerchia degli esploratori. Per noi dunque quella era a tutti gli effetti un'esplorazione, in cui dovemmo rifare gran parte degli ancoraggi, resi inaffidabili dallo scorrere del tempo. Nell'ultima parte della gola, poi, non c'erano ancoraggi: gli esploratori erano evidentemente usciti prima, attraverso
il sentiero che conduce al vicinissimo monastero di San Simeone, trascurando l'ultimo tratto della gola.
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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