Valle Conca
L'acqua percorre le cascate della piccola Valle Conca solo in primavera, allo scioglimento delle nevi. Però non è quello il momento giusto
per una tranquilla discesa torrentistica: buona parte della valle è infatti soggetta alle valanghe, e a primavera il fondovalle è occupato da
nevai resi instabili dall'acqua che li erode dal basso, sottoponendoli a crolli successivi. Personalmente non amo quella che taluni torrentisti
chiamano "adrenalina" e che il buonsenso chiamerebbe "roulette russa", perciò prima di recarmi a Valle Conca aspetto che i nevai si siano
fusi del tutto. Siccome la scomparsa dei nevai coincide con la scomparsa dell'acqua, la mia scelta comporta il percorrere Valle Conca all'asciutto.
  RicordiL'esplorazione delle valli e delle cascate della Laga è stata condotta principalmente dagli arrampicatori su ghiaccio. Grazie alla quota, all'esposizione ad est e alla impermeabilità del terreno, sui Monti della Laga troviamo infatti la più alta concentrazione di cascate di ghiaccio dell'intero Appennino. La ricerca di nuove cascate di ghiaccio ha spinto gli arrampicatori a percorrere le valli più nascoste e impervie. Su alcune delle cascate sono state installate protezioni su spit. Anche la parte alta di Valle Conca è frequentata dai "ghiacciatori". Nella parte alta del torrente abbiamo trovato numerosi fix, posizionati anche dove non servono alla progressione in condizioni estive. Nella parte bassa invece (quella con le cascate più alte) non c'era alcun segno di passaggio, nessun armo. Foto by Michele Angileri e Fabrizio Zonno
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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