cookieless, no-ads, no threats canyon exploring with Michele Angileri
Vallone Acquabona
Il Vallone Acquabona scende ripido ed incassato verso il torrente Lorda. La sorgente perenne che lo alimenta è captata, l'acqua è
condotta ad alcuni comuni della zona e quella che resta è troppo poca per alimentare le cascate, che quindi rimangono asciutte per
buona parte dell'anno.
Nonostante ciò la discesa è un'avventura nella natura più selvaggia, con numerosi salti da scendere con la corda, continue disarrampicate,
vegetazione ed enormi roveti che rendono molto difficile la progressione.
Nome |
Vallone Acquabona
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Regione |
Molise
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Centro urbano più vicino |
Longano
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Dislivello |
310 m |
Sviluppo |
800 m
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Verticale massima |
18 m
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Roccia |
Calcare
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Difficoltà | 2-3
| Navetta |
Consigliata
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Esplorazione |
Michele Angileri; 15 luglio 2023
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  Cliccate qui per acquistare un codice di accesso Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola Ricordi
Prima di partire per un'esplorazione si valutano le difficoltà che si potrebbero incontrare. Questa valutazione preliminare si fonda
sull'esperienza e sulla conoscenza delle carattersitiche dei torrenti della zona (quando si conosce già qualche torrente della zona).
Spesso però il torrente si rivela un po' diverso di come lo si era immaginato (e il bello dell'esplorazione sta anche in questo,
nel trovare qualcosa di diverso da ciò che si era immaginato) e qualche volta le differenze sono tante.
Ero lì per un'altra esplorazione. Alle 15 ero già alla macchina, era stato tutto più facile e rapido del previsto, diverso da come
me lo ero immaginato. Non ero ancora stanco, le giornate erano lunghe e c'era il tempo per fare qualcos'altro ... magari esplorare il
Vallone Acquabona!
Iniziai la discesa alle 16:30, ma quello era il giorno delle sorprese e anche l'Acquabona si rivelò diverso da come lo avevo immaginato.
Tanto per cominciare non c'era acqua: a monte c'era, a valle pure, nella gola no, niente, e col mutino faceva caldo!
Poi arrivarono i roveti, anche questi inattesi in un vallone incassato, per di più a quella quota. Attraversarli richiese un tempo che mi
pareva infinito, e iniziai a dubitare di riuscire a terminare la discesa prima che facesse buio.
Ma siccome quello era il giorno delle sorprese, sorprendentemente ci riuscii :-)
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