Canale del Forno
Le poche valli affluenti della grandiosa Fiumara Saraceno che siano di un qualche interesse per il torrentista offrono itinerari tecnicamente semplici che si sviluppano però in un ambiente bello, particolare e assolutamente non banale. Vale la pena percorrerli, almeno una volta, iniziando magari col Canale del Forno, in primavera o in un periodo piovoso, quando i getti d'acqua delle cascate sono più vivi ed energici.
  RicordiEffettuai la prima discesa torrentistica del Canale del Forno ad aprile del 1999 con una squadra insolitamente numerosa composta da un gruppo di appassionati (Armando Nuzzone, Tonino Pagliaro, Roberto Recchioni, Stefano Rossi) che avevo coinvolto in una breve campagna di esplorazione degli affluenti del Saraceno. Il dislivello e lo sviluppo mi avevano indotto a ritenerli molto più difficili e interessanti di come invece si rivelarono. La campagna esplorativa fu globalmente deludente, e anche le condizioni meteorologiche lo furono, permettendoci di percorrere solo due torrenti (o meglio, un torrente e mezzo!). Per anni conservai il ricordo del Canale del Forno tra i ricordi dei tanti torrenti non interessanti che ho esplorato
(allora non sapevo che il torrente era stato già percorso, in risalita e senza lasciare segni di passaggio, da Nino Larocca e Micuzzo Napoli). Un giorno, però,
altri appassionati ri-esplorarono il Canale del Forno ricavandone un'impressione opposta, entusiasta. Le foto
del Canale, diffuse su facebook, risvegliarono in me il desiderio di percorrere di nuovo quel torrente. Attesi l'occasione giusta e ci tornai, stavolta
privo di ogni forma di "ansia da prestazione esplorativa". E il Canale del Forno mi regalò una bella escursione, perfino impegnativa, in un ambiente
di assoluto pregio.
Nelle fotografie di questo sito web compaiono le corde ultrasottili (corde da 6 mm di diametro realizzate in fibre ad alta tenacità). Leggete il libro multimediale Torrentismo con corde ultrasottili per scoprirne le potenzialità ed apprenderne le tecniche di utilizzo.
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