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canyon exploring with Michele Angileri

Forra di Prodo

Le colline tra Orvieto e Todi, ammantate di boschi, macchia mediterranea e campi, punteggiate di villaggi e castelli, nascondono un gioiello fatto di vasche smeraldine incastonate nella bianca roccia calcarea o in fondo a stretti e oscuri meandri di roccia.
È la Forra di Prodo (nota anche col nome di Fosso Campione), straordinaria, bellissima, oggi molto conosciuta e frequentata.

Nome Forra di Prodo
Regione Umbria
Centro urbano più vicino Prodo
Dislivello 130 m
Sviluppo 700 m
Verticale massima 16 m
Roccia Calcare
Difficoltà4
Navetta No
Esplorazione Gruppo Speleologico ARCI Todi; primi anni '80

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Ho percorso la Forra di Prodo tante volte ...
Ricordo la prima volta che ci andai, all'inizio dell'estate del 1991. A quell'epoca il torrentismo era quasi sconosciuto, e la forra era stata percorsa poche volte. Gli armi nella prima parte erano arrugginiti, inservibili, e dovetti chiodare a mano 5 calate. Dalla confluenza col Fosso Salcini gli armi invece c'erano, nuovi, robusti inviolabili.
Poi, negli anni, ci tornai, talvolta in compagnia, altre da solo. È un'eccezione per me: sempre preso dalla ricerca ed esplorazione di forre sconosciute torno raramente in una gola che ho percorso, ma Prodo è Prodo!

L'ultima volta è stata ad aprile del 2016. In quell'occasione volli togliermi la curiosità di vedere come fosse la parte di torrente a valle della forra, verso il lago di Corbara. Percorsi così un tratto di 1 km a valle del sentiero di uscita, incontrando altre splendide vasche smeraldine, qualche tuffo e una piacevole passeggiata in un ambiente assolutamente solitario.
Il secondo video mostra questo ulteriore, sconosciuto tratto della gola di Prodo.

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