Forra di Prodo
Le colline tra Orvieto e Todi, ammantate di boschi, macchia mediterranea e campi, punteggiate di villaggi e castelli, nascondono un gioiello fatto di vasche
smeraldine incastonate nella bianca roccia calcarea o in fondo a stretti e oscuri meandri di roccia.
È la Forra di Prodo (nota anche col nome di Fosso Campione), straordinaria, bellissima, oggi molto conosciuta e frequentata.
Nome |
Forra di Prodo
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Regione |
Umbria
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Centro urbano più vicino |
Prodo
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Dislivello |
130 m |
Sviluppo |
700 m
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Verticale massima |
16 m
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Roccia |
Calcare
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Difficoltà | 4
| Navetta |
No
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Esplorazione |
Gruppo Speleologico ARCI Todi; primi anni '80
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  Cliccate qui per acquistare un codice di accesso Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola Ricordi
Ho percorso la Forra di Prodo tante volte ...
Ricordo la prima volta che ci andai, all'inizio dell'estate del 1991. A quell'epoca il torrentismo era quasi sconosciuto, e la forra era stata percorsa poche
volte. Gli armi nella prima parte erano arrugginiti, inservibili, e dovetti chiodare a mano 5 calate. Dalla confluenza col Fosso Salcini gli armi invece c'erano,
nuovi, robusti inviolabili.
Poi, negli anni, ci tornai, talvolta in compagnia, altre da solo. È un'eccezione per me: sempre preso dalla ricerca ed esplorazione di forre sconosciute
torno raramente in una gola che ho percorso, ma Prodo è Prodo!
L'ultima volta è stata ad aprile del 2016. In quell'occasione volli togliermi la curiosità di vedere come fosse la parte di torrente a valle della forra,
verso il lago di Corbara. Percorsi così un tratto di 1 km a valle del sentiero di uscita, incontrando altre splendide vasche smeraldine, qualche tuffo e una
piacevole passeggiata in un ambiente assolutamente solitario.
Il secondo video mostra questo ulteriore, sconosciuto tratto della gola di Prodo.
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