canyon exploring with Michele Angileri
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Torrentismo con corde ultrasottili
manuale tecnico multimediale by Michele Angileri
- Sommario (accesso libero)
- Introduzione (accesso libero)
- Le corde ultrasottili
- Attrezzature del torrentismo
- Il discensore
- Gestire la corda
- Armo
- Le pozze
- Manovre avanzate
- Usura delle corde
- Aggiornamenti (accesso libero)
Introduzione
Questo libro multimediale spiega come praticare il torrentismo (e in particolare il torrentismo esplorativo) utilizzando
esclusivamente corde da 6 mm di diametro realizzate con fibre ad alta tenacità. L'utilizzo delle "corde ultrasottili"
presenta numerosi vantaggi nella pratica torrentistica. Riguardo al peso e all'ingombro si noti che:
- una corda ultrasottile asciutta pesa la metà di una corda tradizionale asciutta
- l'assorbimento d'acqua di una corda ultrasottile è il 30% di una corda tradizionale: ne segue che il peso di una corda
ultrasottile bagnata è il 40% di una corda tradizionale bagnata. Laddove una corda tradizionale pesa 10 kg una corda
ultrasottile pesa 4 kg.
- l'ingombro di una corda ultrasottile è il 40% di una corda tradizionale
Un ulteriore ventaggio delle corde ultrasottili sta nella grande resistenza al taglio e all'abrasione, di gran lunga
superiore a quella delle corde tradizionali. Il piccolo diametro e i materiali con cui sono fatte
pongono però alcuni vincoli all'uso delle stesse. Con le corde ultrasottili:
- alcune cose si fanno esattamente nel modo in cui si farebbero con le corde tradizionali
- altre cose vanno fatte in modo diverso
- alcune cose che si fanno con le corde tradizionali non devono essere fatte con le corde ultrasottili
- vi sono infine cose che si possono fare solo con le corde ultrasottili e che non si possono fare con le corde
tradizionali
L'uso delle corde ultrasottili comporta dunque l'adozione di tecniche diverse da quelle utilizzate con le corde
tradizionali. L'insieme delle tecniche applicate alle corde ultrasottili le rende uno strumento molto potente.
A differenza delle tecniche tradizionali, con le corde ultrasottili:
- non occorre utilizzare armi situati in posizioni particolari: si ha dunque la possibilità di utilizzare armi naturali
anche laddove non sarebbe possibile con le corde tradizionali
- le calate sotto cascata e quelle in cui la pozza di ricezione è turbolenta si possono affrontare senza bisogno di
posizionare la corda a pelo d'acqua
- è sempre possibile invertire la direzione e risalire sulla corda di calata
- le tecniche possono venire eseguite da una persona sola: non è quasi mai richiesta la cooperazione di due torrentisti
- è possibile effettuare calate anche in presenza di contatti corda-roccia in grado di danneggiare una corda tradizionale
- il recupero della corda risulta possibile in situazioni in cui una corda tradizionale si incastrerebbe
Come nasce questo libro multimediale
Le tecniche esposte in questo libro nascono sul campo, da una sperimentazione che ho iniziato nel 2004 assieme
all'inseparabile Andrea Pucci. Dal 2004 in tutte le nostre uscite in forra abbiamo utilizzato
esclusivamente corde ultrasottili, con vari materiali, in ogni situazione: sono molti anni e moltissime uscite.
Molte delle nostre esplorazioni sono state realizzate grazie all'uso delle tecniche con corde ultrasottili, e difficilmente
avrebbero potuto essere realizzate senza di esse.
A chi si rivolge
Il lettore ideale di questo libro è un torrentista, non necessariamente un torrentista molto esperto ma comunque una
persona che frequenti gli ambienti di bassa montagna e che abbia un esperienza nell'uso di corde, imbraghi e discensori.
Sebbene la trattazione parta dalle tecniche di base, alcune conoscenze vengono date per scontate, e dunque chi ignora del
tutto cos'è il torrentismo e come si usano corde, imbraghi e discensori potrebbe non comprendere o fraintendere alcune
parti del libro.
Inoltre si tenga presente una cosa molto importante: le tecniche esposte in questo libro sono tecniche
sperimentali, non certificate da alcuno.
Sebbene io le ritenga tecniche sicure (al punto da affidare ad esse la mia incolumità) non posso escludere che vi sia una
o più situazioni in cui queste tecniche si rivelino pericolose, o addirittura potenzialmente mortali.
È compito del lettore, allora, riflettere sulle tecniche presentate e provarle con gradualità e cautela, onde minimizzare
ogni possibile rischio. E questo è possibile solo se il lettore è persona dotata di una sufficiente conoscenza
dell'ambiente delle forre e delle tecniche standard di progressione su corda.
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